Il Combattimento Totemico
Il Pencak Silat è un’Arte Marziale poco nota in Italia, ma molto diffusa nel Sud-Est asiatico, l’Indonesia e parte della Malesia, oltre altre zone a queste culturalmente e geograficamente legate.
A noi europei, queste zone ci appaiano remote e selvagge, ma le rotte orientali per queste isole ricche di spezie e materie prime sono state battute dall’antichità. Da sempre sono state visitate dai maggiori popoli marinai, vuoi gli indiani, gli arabi, i cinesi, fino all’arrivo degli europei, la Compagnia delle Indie inglese e la Compagnia delle Indie Orientali olandese.
Il significato del nome “PENCAK SILAT” è incerto. Secondo alcuni proviene dall’etnia guerriera dei Minankabau di Sumatra, dove “Penchak” significa “tecnica marziale” e “Silat” “applicata al combattimento”. Sempre in Minankabau “Silat” significa anche “uccidere”.
Caratteristica comune del Silat è un forte accento totemico. La maggior parte delle scuole si ispira agli animali: tigre, bufalo, coccodrillo, aquila, pesce torpedine, pipistrello, gallo e così via. Altre si ispirano alle caratteristiche locali come fiumi fluenti e rapidi, montagne solenni. I movimenti imitano le caratteristiche fisiche e il modo di combattere degli stessi animali e, nei loro paesi d’origine, è prevista una cerimonia totemica con cui il combattente ormai esperto si “affratella” con l’animale da cui si ispira la scuola.
IL KALI E IL SILAT IN SICILIA
Il maestro Adriano Amari, con alcuni altri colleghi istruttori nella metà degli anni novanta, ha portato il Kali dapprima e il Silat poi, in Sicilia. Questo gruppo si è formato seguono gli insegnamenti e il metodo del maestro MAURIZIO MALTESE, che comprende molte scuole di Silat.
Lo studio del Silat, in particolare, comprende la pratica di diversi sistemi di sparring simulato e semilibero di notevole interesse formativo.
Il Pencak Silat viene studiato in parallelo col Kali filippino, con cui presenta forti analogie e ne è un ottimo complemento. Lo studio iniziale è basato soprattutto sullo stile “CIDEPOK” di Bali. Più lo stile del Bufalo “Karbau”, il Coccodrillo “Buaya” e lo stile “esplosivo”, il Citenbak. Questo sistema di studio è la didattica del maestro Maurizio Maltese, studioso e divulgatore italiano, che ha appreso diversi stili durante i suoi soggiorni nel sud-est asiatico.
Lo stile Cidepok è un’Arte Marziale completa, armonica e suggestiva, molto ispirata ai movimenti degli animali e alle forze della natura. Prevede un’azione progressiva di neutralizzazione, colpo, leva, ripetuta e sistematica fino al superamento dell’avversario.
Questo tipo di Arti Marziali, poco diffuse, non sportivizzate, mostrano ancora quale fosse l’efficacia originaria di una disciplina di combattimento tradizionale.
Approfondimenti: http://www.kkiennbudoclub.it/silat.html, http://www.federazioneisam.it/
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